paperino indica il Vesuvio e il golfo diNapoli
paperino indica il Vesuvio e il golfo di Napoli

Tu vuò fa l’americano

Mericano, mericano, sient’amme chi t’o ffa fa?

Ve la ricordate? e

Era la famosa canzone di Carosone scritta nel 56 a dimostranza del profondo impatto che ebbero gli americani allora sui napoletani e successivamente, viceversa.

Lavoro come guida turistica qui in Campania, la maggior parte dei miei clienti sono proprio americani eppure quasi nessuno conosce il legame che c’era tra Napoli e l’ America così come pochissimi di loro, chiedono di visitare il capoluogo campano preferendo altri siti a loro più appetibili come la costiera amalfitana o gli scavi archeologici di Pompei. 

La storia che unisce Napoli agli USA è vecchia assai e potremmo dire che ha origine addirittura con Walt Disney che omaggiò Napoli ambientando più volte le sue storie nella città partenopea. Ma Disney non fu il solo come vedremo…. Cerchiamo quindi di capire la diffusione del Toponimo Napoli nei fumetti e più in generale in America.

Tutto ha inizio alla fine del 19° secolo, l’Italia unita si era da poco compiuta. Un paese nuovo con nuovi problemi e nuove politiche da adottare e a risentirne di più di quest’ultime fu sicuramente  quello che oggi chiamiamo il “mezzogiorno", il sud Italia. L’ex regno delle due Sicilie che  da solo aveva ricchezza monetaria in quantità  doppia  rispetto agli altri stati italiani messi insieme fu depauperato e ciò causò la prima ondata emigratoria verso altri paesi in primis le Americhe.

Tra queste migliaia di emigranti probabilmente ci fu anche il padre di Micky Mouse come racconta Angelo Forgione nel suo blog! Avete presente il topo della famosa fabbrica di liquore “La sorgente" di Caivano? Beh il noto scrittore partenopeo ha scoperto che il disegno napoletano sarebbe nato dalla fantasia del napoletano Michele Sorece, ispirato proprio dal suo nome infatti Sorece in napoletano vuol dire proprio topo…

Michele sarebbe partito alla metà degli anni 20 del secolo scorso proprio da Caivano a bordo delle navi che portavano milioni di emigranti tra il 1892 e il 1954 per cercare miglior fortuna negli stati uniti. Un suo compaesano affermò che nel 1927 incontrò un giovane di Kansas City tale Walter Elias che lo avrebbe aiutato ad avviare la nuova vita oltre oceano. Walter Elias per la cronaca non era altro che Walter Elias Disney!

A sx il topo della Disney a destra quello napoletano. Le somiglianze sono impressionanti come anche i pantaloncini.

Il flusso di meridionali e napoletani diedero vita al genere musicale melodico diffuso in tutto il mondo proprio in questi anni. Ricordiamo canzoni come O’ sole mio , Santa Lucia o torna a Surriento.

Sono tutte canzoni nostalgiche cantate da emigranti napoletani che evocano le bellezze della loro terra.

Andiamo avanti di qualche anno , le due guerre mondiali conclusesi. Napoli ,insieme a Milano , le città più bombardate d’Italia! Altri Napoletani quindi presero la via dell’Esilio. Nel 1944 invece un avvenimento incredibile, il Vesuvio erutta! Non succedeva dal 1906. A quell’epoca a Napoli si trovavano ancora soldati americani che iniziarono  a visitare la città soprattutto i caffè chantant. Dall’altra parte inoltre c’erano tanti giornalisti, giornalisti statunitensi che vennero a filmare sia gli alleati che a fare interviste sulle condizioni degli italiani durante quel tragico periodo. Con sorpresa, spavento e fortuna questi giornalisti furono coinvolti nell’eruzione avendo così modo di filmare e documentare  tramite video la prima eruzione del vulcano napoletano nella storia!

Le immagini , neanche a dirlo, fecero il giro del mondo!

La Disney a quel punto sembra prenderci gusto e rinforza il suo legame con Napoli. Lo fa tramite un altro dei suoi personaggi: Amelia la fattucchiera che ammalia!

Voce con forte accento Napoletano e una bellezza a metà tra Sofia Loren e Morticia Adamas da cui il suo vestito nero. La casa della fattucchiera sarà proprio il Vesuvio!

Siamo arrivati negli anni 60, fumetti e cartoon  da una parte e la grande industria cinematografica dall’altra. Ed ecco quindi i grandi titoli girati sempre nella baia di Napoli dove la nostra “Sofia nazionale" si fa da portavoce e portabandiera:

It started in Naples con Sophia Loren e Clark Gabee

Ancora , Naples a way of love con Carla Coulson e Lisa Clifford o i più recenti “love is what you need e eat pray and love" con Giulia Roberts e tanti altri ancora!

Comunque Se la Disney si dava da fare di certo Hanna & Barbera della Warner Bross non stavano a guardare ed ecco che mandano il loro topo, Jerry insieme al gatto Tom in visita a Napoli

Tom & Jerry a passeggio sul lungomare dove un loro amico gli fa da cicerone.

E il Giappone? Napoli non è sfuggita nemmeno a loro che omaggiano il capoluogo campano in una puntata della serie Holly & Benji  in cui Tom Becker in una lettera racconta che la città italiana che più lo ha entusiasmato è proprio Napoli ( per vedere il video clicca  qui

O di Lupin in una puntata del 2015 in cui si vede prima il vulcano e poi il lungomare di Napoli

L’inseguimento di Zenigata con alle spalle il monte Somma

Dalla Tv al manga il passo è breve e ritroviamo Napoli e la sua pizza!

Nella vignetta l’insegna di Michele, famosa pizzeria napoletana

E arriviamo quindi ,sempre in tempa di manga, al più recente " Le bizzarre avventure di Jojo: Vento aureo".

E l’Italia? Ovviamente anche qui da noi c’è chi apprezza e una delle testate fumettistiche più famose ,ossia Bonelli, ha omaggiato Partenope nei suoi fumetti con Martin Mysterè e in particolare con Dylan Dog in cui più volte sono stati fatti omaggi a Napoli e la sua cultura

Groucho l’assistente di Dylan cità una battuta di Totò
Morgana amore platonico di Dylan ascolta: Io te voglio bene assaje"

Per tutto il resto , sono convinto che Napoli può dare ancora tanto  all’Italia e al resto del mondo così come ha fatto in passato.

Fabio Comella Guida turistica per la Campania

Per visite guidate in Campania:

fabiotheguide@gmail.com